lunedì 14 ottobre 2013

Recensione - Gli incubi di Hazel di Leander Deeny

Buon giorno a tutti cari lettori, ho passato una settimana un po' carente di letture causa forze maggiori. Questo tempaccio indeciso tra pioggia, vento, caldo, sole, nuvoloso mi ha fatto venire la febbre con conseguente riposo forzato e due giornate passate letteralmente a poltrire sotto le coperte. Tra febbre, influenza, mal di gola e mal di testa non sono riuscita ad avvicinarmi nemmeno ad un libro!
Per cui oggi vi parlo di un libro che ho letto un po' di tempo fa, leggero e semplice, di veloce lettura e adatto ai più piccoli, ma anche ai grandi per quel suo lato "oscuro" e cattivo alla Tim Burton.


Titolo: Gli incubi di Hazel
Autore: Leander Deeny
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 205
Prezzo: 6,90
Data pubblicazione: 12/05/2010
Goodreads | Amazon | Mondadori


 Trama:
Hazel, un'allegra bambina di otto anni, è ospite della terribile zia Eugenia in compagnia del suo antipatico cuginetto Isambard. Basterebbe l'immagine del vecchio maniero dove vivono i parenti di Hazel per spaventare qualsiasi visitatore, eppure, dopo la prima inquietante giornata con zia Eugenia, la vita comincia a cambiare. Isambard, intatti, presenta a Hazel la sua collezione di cuccioli terrificanti: un cane con la testa di legno, un gruppo di paperelle che fumano sigarette nello stagno, due maiali senza zampe... e questo è solo l'inizio! Una notte Hazel decide di esplorare il giardino e, nascosti tra i cespugli, scopre degli strani mostri: il pitonspino (un pitone con la testa di porcospino), il gorillopardo (un gorilla con il corpo da ghepardo) e la ranostrica (un'ostrica con le zampe da rana). Queste tre curiose creature non sono altro che gli incubi di zia Eugenia che, tutte le notti, disturbano i sogni dell'antipatica signora. Quando Hazel capisce che dietro i mostri c'è il suo caro cuginetto, intenzionato a far morire di paura la zia, si troverà a lottare contro Isambard e imparerà che, nelle favole come nella vita, persine le cose più brutte non sono mai così cattive come possono sembrare.

Non conoscevo Leander Deeny come autore e ho acquistato il libro approfittando di uno sconto sull'acquisto online, incuriosita dalla trama "per bambini" ma con quel pizzico di "oscuro" che spesso non è catalogato come letture giovanili.
I genitori di Hazel (tradotto: nocciola) senza consultarla decidono allegramente di partire in vacanza per l'Egitto senza portarsi dietro la loro unica figlia per "non metterla in pericolo" mandandola però a vivere, per quelle 3 settimane, dall'antipatica Zia Eugenia.
La casa in cui Hazel è costretta a vivere è strana e sembra quasi disabitata, piena di sporcizia e in decadenza nonostante la presenza di tre domestici: il giardiniere, il maggiordomo e la cuoca.
Zia Eugenia è l'impersonificazione della cattiveria, acida e scorbutica dalla mattina alla sera e in più non si ricorda mai il nome della nipote arrivando a chiamarla ogni volta in modo diverso: Noce, Macadamia, Mandorla, tutto fuorché "Nocciola" il suo vero nome.

"Che patetica, piccola pappamolle! A dormire? A dormire! Sei giovane, piena di energie. Dovresti rimanere sveglia fino a tardi a ripassare le lezioni, come Isambard. Con la pigrizia che ti ritrovi, non arriverai mai da nessuna parte" "E' ridicolo! Il problema con te.. con te.. come ti chiami? Mandorla o roba del genere? O magari Anacardio?"

Poi c'e' il cugino Isambard, presenza che dovrebbe rallegrare Hazel, un compagno di giochi è sempre meglio di nulla in quella casa strana e triste! Peccato che anche il cugino è un tipo tutto strano, timido e taciturno e sull'attenti per ogni cosa che gli viene ordinato dalla madre.
Ma sarà proprio Isambard a presentargli i suoi "amici" tutti alquanto bizzarri, di cui si prende cura, un cane con la testa di legno, paperelle accanite fumatrici per lo stress, maiali senza zampe...
Per non parlare delle bizzarre creature che Hazel incontra nel bosco, e che si rivelano come gli incubi peggiori di Zia Eugenia.

"Dovete essere molto bravi nel vostro lavoro. Quando vi ho visti sono rimasta pietrificata"
"Oh sì, siamo più spaventosi di qualsiasi altra cosa tu possa immaginare. In realtà è proprio questo, il punto, se sei un incubo. Siamo la cosa più spaventosa che si possa immaginare. Altrimenti non saremmo degli incubi."

La storia che l'autore ha creato insegna che i cattivi possono essere buoni, i buoni possono essere cattivi. Che in tutti noi, effettivamente, c'e' un po' di cattivo, che nel libro alla fine i personaggi sono tutti cattivi, ma con le loro ragioni, che poi sanno essere anche buoni.
Una divertente lettura che si legge in qualche ora, ricca di colpi di scena e esseri bizzarri !

Voto: 4/5

7 commenti:

  1. Che bella recensione! Non conoscevo questo libro, mi ispira :) la trama e la cover sembrano davvero opera di Tim Burton... ah, sì, lo aggiungo alla WL! :)

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    1. Ciao ottima recensione. Io adesso sto leggendo dei manuali di psicologia. Appena li finisco giuro un giretto in libreria lo faccio.

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    2. E' stata una lettura molto carina e piacevole! Nonostante sia per i più piccoli, spesso queste storie insegnano a ricordare anche ai grandi :)

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  2. Ciao Cristina Lee, complimenti per il tuo blog e per la recensione. Spero che il tuo raffreddore sia passato lasciandoti così libera di ritornare tra gli amati libri:)

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  3. Ciao Aquila Reale da quanto tempo che non ti sento. Come stai?

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  4. Anche alla mia sorellina questo libro è piaciuto tantissimo!! ^^ Ne ho una copia anch'io, e sono decisamente mooolto curiosa al riguardo! ;D

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  5. Cara Cristina, decisamente un'ottima lettura anche per i grandi. Mi ricorda un pò Gianburrasca ;-)....

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